Parità di diritti
Dare più diritti a tutte e tutti non toglie nulla a nessuno ma ci fa crescere e diventare un paese più civile. Negli ultimi anni, nonostante un’apertura di facciata, sono state tante le azioni della Giunta che hanno ostacolato i pieni diritti di tutte e tutti, basti pensare che il Veneto è la terzultima Regione per presenza di consultori familiari.
Gli ultimi impegni
Abbiamo portato in Consiglio regionale, grazie al Comitato Liberi Subito, la richiesta di 9.000 veneti per normare il suicidio assistito, un diritto già riconosciuto. La legge è mancata per un voto, ma continuiamo a chiedere che ci sia una presa di posizione chiara da parte della Giunta.
Abbiamo fatto votare il Consiglio regionale su miei provvedimenti che chiedono una rimodulazione delle spese militari con una conseguente riconversione dell’industria bellica, oltre a spingere davvero per una risoluzione pacifica dei conflitti in Palestina, Ucraina e in ogni parte del mondo. Perché crediamo che l’impegno per la pace debba arrivare da ogni livello, dal singolo cittadino al Consiglio regionale.
A breve discuteremo una mia risoluzione in Consiglio per impegnare il Parlamento a definire una legge che tuteli le figlie e i figli delle coppie omogenitoriali, per evitare ulteriori casi giudiziari, come quelli delle 33 famiglie arcobaleno a Padova, che ho sostenuto dal primo giorno. Ho inoltre depositato una proposta di legge regionale per contrastare e prevenire la violenza omobilesbotransfobica.
Il lavoro di questi anni
Ho impegnato la Giunta ad aumentare la presenza di nidi pubblici usando al meglio i fondi PNRR e promuovendo i nidi aziendali, partendo da una sperimentazione in Consiglio Regionale.
Grazie al nostro impegno abbiamo inserito in bilancio i fondi per sostenere il Centro Spolato di Padova e farlo diventare un punto di riferimento regionale contro le discriminazioni verso le persone LGBTQIA+.
Nel 2021, durante la crisi afghana, abbiamo lavorato giorno e notte per ricongiungere tante famiglie che scappavano da quel terribile conflitto. Oggi continuiamo a sostenere il loro inserimento in Italia.
Ho preso in carico il caso di Martina, donna vicentina costretta a veder seppellito il residuo di un aborto spontaneo in un cimitero degli angeli contro la sua volontà. E così ho presentato un Progetto di Legge per modificare la norma retrograda approvata nel 2017.