Il regolamento sul fine vita che ancora non c’è

Serve una regolamentazione chiara sul fine vita. Serve ora. Perché ci sono persone che vivono situazioni di sofferenza insopportabile, che chiedono solo di poter scegliere. E ogni ritardo, ogni rinvio, è una forma di abbandono.

Il Presidente Zaia continua a parlare di una regolamentazione regionale. Ma a mesi dalle sue promesse, non c’è ancora nulla. Nessun atto concreto, nessuna risposta per chi sta aspettando.

Questa mattina, in conferenza stampa insieme ai colleghi di opposizione, abbiamo presentato una richiesta formale per portare il Presidente in Aula e chiedere conto di questi ritardi. Dopo la bocciatura del progetto di legge di iniziativa popolare non ci siamo fermati. Insieme al Comitato Liberi Subito, abbiamo continuato a fare pressione perché la Regione desse finalmente una risposta ai 9.000 cittadini che hanno firmato quella proposta.

Zaia dia un segnale con una delibera di Giunta. Non è la soluzione che vogliamo, ma è un primo passo. Per rispetto delle persone, del loro dolore e della loro libertà.

Grazie a Liberi Subito Veneto con il quale abbiamo condiviso questa battaglia dal primo giorno e che è voce dei malati che troppo spesso una voce non la trovano. Grazie anche ai Consiglieri presenti oggi a sostenere la nostra richiesta.

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