“È di oggi la notizia che Roberto, paziente malato di glioma diffuso, non sta ricevendo, da ormai 5 mesi, la risposta necessaria per accedere al fine vita dalla commissione medica competente della sua ULSS. È ora di smetterla di prendere in giro i pazienti con costanti promesse che puntualmente non vengono mantenute. Ci sarebbe un modo di evitare ulteriori sofferenze inutili ai pazienti, ovvero una regolamentazione chiara di tempi e modalità di accesso al fine vita, allora Zaia la smetta di promettere e agisca” è quanto dichiara la Consigliera regionale Elena Ostanel, del movimento civico Il Veneto che Vogliamo, commentando la notizia riportata dall’associazione Coscioni.
“Già con un nostro accesso agli atti di settembre 2024 avevamo dimostrato che troppo spesso i pazienti devono attendere anche mesi per evitare l’esito della richiesta, alcuni sembrerebbero anche essere deceduti prima di riceverlo. Oggi questa notizia ancora una volta conferma quanto sapevamo, che ci sono persone che soffrono, e che per accedere a quanto stabilito dalla Corte costituzionale devono ancora battersi, nonostante ormai sia un diritto. Tutto questo perché c’è chi non fa tutto quello che è in suo potere per garantire i diritti dei malati, in particolare dopo la bocciatura della legge popolare in Consiglio Regionale per un solo voto a gennaio di un anno fa” prosegue Ostanel.
“Dopo l’annuncio di febbraio del Presidente Zaia in conferenza stampa che diceva che un regolamento regionale sul fine vita era imminente oggi chiediamo finalmente chiarezza: il Presidente riferisca in aula come previsto dall’articolo 72 del regolamento del Consiglio con una comunicazione formale, perché non possiamo continuare a prendere in giro pazienti che soffrono e non vedono riconosciuto un diritto sancito” aggiunge Ostanel.
“Una richiesta sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione ma che spero sarà sostenuta anche da chi a gennaio in maggioranza si era speso per la legge di iniziativa popolare. Basta sottostare a veti e indicazioni delle segreterie nazionali, si faccia quanto è in nostro potere per risolvere una situazione inaccettabile” conclude la Consigliera.