Mantovan conferma che dopo 5 anni partiranno i cantieri nella mensa ESU San Francesco, monitoreremo. Il diritto allo studio va preso in carico e gestito, non con misure spot ma in modo serio e concreto.

“Ieri ho ricevuto risposta dall’Assessora Mantovan ad una mia interrogazione che chiedeva come la Regione intendesse prendere in carico il sovraffollamento delle mense ESU, dopo le numerose chiusure. In una risposta estremamente tecnica abbiamo avuto una notizia importante, ovvero l’avvio dei cantieri per la riapertura della mensa San Francesco a Padova, che partiranno a maggio dopo 5 anni di chiusura e in grande ritardo rispetto al necessario. Un risultato frutto del pressing delle organizzazioni studentesche come l’UDU, insieme alle quali abbiamo sempre collaborato, e sul quale terremo alta l’attenzione. Ma non basta, se non si ha una visione complessiva di come si vuole garantire il diritto allo studio” è quanto dichiara la Consigliera regionale Elena Ostanel, sul tema delle mense ESU.

“Perché se l’ESU e la Regione pensano di continuare a garantire il diritto allo studio tappando buchi qua e la vuol dire che sono sulla strada sbagliata. Penso al caso della mensa Belzoni, chiusa a fine 2024, rispetto alla quale l’ESU ci risponde dicendo che ora c’è la nuova Casa del Fanciullo che può assorbire buona parte dei pasti erogati dalla Belzoni. Peccato che le due mense siano in due zone diverse, a 20 minuti a piedi di distanza, e servano due poli universitari differenti. Le code interminabili che gli studenti sono costretti a fare ad ogni pausa pranzo dimostrano che i problemi ci sono, e ad oggi non sono presi in carico” prosegue Ostanel.

“Il problema citato dall’Assessora, ovvero delle gare per la gestione delle mense che vanno deserte, dovrebbe farci riflettere su quello che le ESU hanno da offrire, sia a livello economico che qualitativo nel momento in cui fanno un bando. Non basta, quindi, prendere atto dalla situazione nella quale siamo ma serve prendere in carico realmente il tema del diritto allo studio e governarlo, perché dopo la gestione di Elena Donazzan è questa l’occasione per voltare pagina, cosa che ad oggi nessuno sembra voler fare” conclude la Consigliera.

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