Per la Giunta leghista del Veneto l’emorragia dei giovani che lasciano la nostra Regione non è una priorità.
E oggi questo fatto è stato chiaro. Ho presentato una serie di emendamenti alla legge che supporta i ‘veneti nel mondo’ perché gli emigranti veneti non sono solo quelli del secolo scorso ma anche i tanti, troppi, giovani che oggi lasciano il Veneto perché non lo ritengono all’altezza dei loro progetti.
Nel 2011 la legge a sostegno dei veneti nel mondo, che anche secondo il suo titolo doveva favorirne il rientro, impegnava 350.000€ solo per progetti di rientro e sistemazione abitativa ma ad oggi non c’è più traccia di queste risorse, anzi la previsione di legge è stata proprio tolta. In Aula ho proposto di reinserire questa possibilità ma la maggioranza non ha accettato.
Solo nel 2023 il saldo negativo di giovani under 35 in Veneto è stato di 3.759 persone, siamo tra le peggiori regioni del Nord. Non possiamo continuare a ignorare questo problema.
Continueremo a spingere per procedere nell’iter del progetto di legge a sostegno delle politiche giovanili sperando che almeno per chi è ancora qui la Regione voglia fare la propria parte. A settembre ho presentato anche una richiesta, alla quale non ho ricevuto ancora risposta, di audire le realtà del mondo giovanile in merito alla proposta di legge.
Dobbiamo riuscire ad aprire un varco, non possiamo continuare a dire ai giovani che qui non c’è un futuro. Quel futuro abbiamo il compito di garantirlo.