I dati parlano chiaro. In Veneto stiamo subendo un’emorragia di giovani, ragazze e ragazzi che crescono e si formano nella nostra Regione e poi si spostano per proseguire la loro vita da un’altra parte. Dal 2011 al 2023 sono quasi 35.000 i giovani che hanno lasciato il Veneto.
Questo dato ci piazza tristemente in seconda posizione tra le regioni del nord per emigrazione giovanile e tra le prime in tutto il Paese, con una tendenza in costante crescita. È chiaro che non c’è più tempo da perdere e che bisogna iniziare a discutere di politiche giovanili in modo serio.
In Consiglio regionale la maggioranza ha depositato due progetti di legge sul tema, di cui uno a prima firma del presidente Zaia, ma poi sono rimasti fermi per 4 anni finché grazie alla nostra mobilitazione e al deposito di un progetto di legge abbiamo smosso le acque arrivando all’illustrazione in Commissione a fine maggio.
E poi? Più nulla.
E allora sono di nuovo i numeri a chiederci di agire, subito. Per questo nei prossimi giorni chiederemo alla presidenza della Commissione che si avviino le audizioni dei mondi giovanili e del lavoro, per portare avanti l’elaborazione di una legge sul tema.