Ostanel (VcV): “Cantieri fermi all’ex stazione di Cortina dopo il ritrovamento dei binari ferroviari, è ora che la Giunta si esprima sulla violazione di un bene culturale.”
“A Cortina d’Ampezzo gli scavi per la bonifica bellica in vista dei lavori nell’ex stazione hanno portato alla luce i vecchi binari ferroviari, fermando il cantiere. Tutto questo poiché la Soprintendenza aveva dato il parere favorevole per l’appunto alla bonifica, a patto che questa non andasse a interferire sugli elementi culturalmente tutelati dell’ex stazione, come i binari, sui quali vige ancora il vincolo culturale. L’ennesimo capitolo di una storia iniziata male e che prosegue sempre peggio” osserva ElenaOstanel, Consigliera regionale del movimento civico Il Veneto che Vogliamo, in merito agli ultimi sviluppi dei lavori nel comune bellunese.
“Come fanno notare da mesi le associazioni, e come abbiamo più volte ricordato, il complesso della stazione è un bene culturalmente tutelato dalla Sopraintendenza e quindi ogni progetto di modifica deve avere l’autorizzazione, che però non è ancora arrivata per questa opera, se non appunto per la bonifica. Ora ci troviamo quindi in una situazione di stallo, a cantiere fermo in attesa di una autorizzazione che diventa di sempre più difficile rilascio, perché metterebbe a rischio un bene culturale collettivo, che non merita una svendita di questo tipo” prosegue Ostanel.
“Siamo quindi sempre di più di fronte alla violazione di un bene tutelato, che viene messo in secondo piano rispetto ai profitti di un privato. Ricordo che ad inizio agosto ho presentato una interrogazione alla Giunta per sapere se intendesse farsi carico delle preoccupazioni dei cittadini sul progetto e credo che alla luce degli ultimi sviluppi una risposta dalla Regione sia sempre più dovuta” conclude la Consigliera.
Ostanel (VcV): “Avrei voluto chiedere chiarimenti a qualcuno su vicenda Camplus ma non abbiamo ancora Assessora all’Istruzione. Ho sollevato formalmente la questione in Capigruppo”.
“Da 40 giorni il Veneto è senza un’Assessora all’Istruzione e all’Università: è il tempo passato da quando Elena Donazzan è volata a Bruxelles lasciandosi dietro i litigi di Fratelli d’Italia. Sui giornali regionali oggi è uscita la notizia che Camplus, l’azienda che gestisce, in convenzione con l’ESU, la residenza universitaria Santa Marta a Venezia nei mesi estivi ha affittato le stanze ai turisti, venendo multata. Avrei voluto chiedere chiarimenti sulla vicenda a qualcuno, ma l’ufficio di Donazzan è ancora vuoto, e intanto le problematiche del mondo della scuola e dell’Università corrono a vuoto” dichiara Elena Ostanel, Consigliera regionale del movimento civico Il Veneto che Vogliamo, in merito al perdurare dell’assenza di un successore ad Elena Donazzan.
“Nella riunione dei Capigruppo di oggi ho formalmente sollevato la questione chiedendo al Presidente Ciambetti a chi si dovrebbe rivolgere la Vicepresidente della Commissione che si occupa di Istruzione per svolgere il proprio ruolo e quando avremo finalmente un’assessore competente. Nessuna risposta, segno che la Lega è ostaggio delle divisioni di Fratelli d’Italia” continua la Consigliera.
“Sentirsi dire che possiamo continuare a fare atti ispettivi è a dir poco bizzarro, pensando che chi dovrebbe rispondere non è ancora stato nominato dal Presidente Zaia. Lo stesso Presidente che attualmente detiene le deleghe di Donazzan ma evidentemente facendo male, se il primo atto è la vendita di posti letto per studenti in affitto breve senza autorizzazioni” aggiunge Ostanel.
“Sta arrivando il nuovo anno scolastico e gli studenti, le famiglie, gli istituti e gli atenei hanno fatto tutto da soli, senza una voce in ascolto in Regione. Il dialogo con Elena Donazzan era difficile, ma sicuro parlare con nessuno ha davvero dell’impossibile” conclude la rappresentante dei civici.