Riforma della cittadinanza, presentata una risoluzione per far discutere seriamente il Consiglio regionale di un tema che impatta ogni giorno su centinaia di migliaia di persone. Vedremo chi darà seguito alle sue dichiarazioni

Ostanel (VcV): “Riforma della cittadinanza, presentata una risoluzione per far discutere seriamente il Consiglio regionale di un tema che impatta ogni giorno su centinaia di migliaia di persone. Vedremo chi darà seguito alle sue dichiarazioni.”

“Negli ultimi giorni si è riaperta la discussione sulla riforma della legge sulla cittadinanza, che l’Italia aspetta da sempre ma che si è sempre incagliata nelle divisioni della politica. Per questo ho presentato una risoluzione in Consiglio regionale per esortare il Parlamento ad arrivare ad una riforma che garantisca il riconoscimento della cittadinanza italiana attraverso procedure più eque, inclusive, certe e rapide di quelle attuali. Sarà l’Aula del Consiglio il luogo dove vedremo se i tempi sono maturi per un dibattito serio anche in Veneto” dichiara ElenaOstanel, Consigliera regionale del Veneto che Vogliamo, in merito alle recenti discussioni sulla riforma della legge 91 del 1992. 

“Ho voluto chiedere a tutti i Capigruppo di firmare la mia risoluzione dato che in questi giorni ci sono state alcune aperture da parte di Consigliere e Consiglieri di diversi gruppi che siedono in Consiglio. Mi auguro che chi si è astenuto nel voto sulla mia precedente risoluzione sul tema nel 2023 possa aver avuto il tempo di riflettere su una riforma necessaria e che il nostro Paese aspetta da tempo. Ci basti pensare che secondo il Ministero dell’Istruzione il 10,3% degli studenti nelle nostre scuole è di nazionalità non italiana: vuol dire che uno studente su 10 porta avanti il suo percorso scolastico con una disuguaglianza di base rispetto agli altri” prosegue Ostanel. 

“La risoluzione che avevo presentato nel 2023 era stata respinta, con 28 contrari, 9 favorevoli e 4 astenuti, e la motivazione principale era che il tema viene strumentalizzato da sempre e che serve una discussione seria. Io credo che il momento della discussione seria sia arrivato e la sede competente per farla sia l’aula del Consiglio. Vedremo chi sarà conseguente e chi vorrà prendere una posizione chiara su un tema fondamentale che impatta ogni giorno sulla vita di centinaia di migliaia di persone nel nostro Paese” conclude la Consigliera.

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