Ostanel (VcV): “Approvazione bilancio in Giunta, accolta nostra proposta per dare più fondi a Comuni e Ater per il diritto alla casa. Avevamo ragione a dire che per dare servizi servono risorse. Il tema è come trovarle, per noi il centro rimane la progressività.”
“Dalla conferenza stampa di oggi è sempre più chiaro che avevamo ragione a dire che per dare davvero servizi ai veneti servono manovre fiscali che non devono seguire la logica dei calcoli elettorali e propaganda politica, ma la progressività per poter chiedere solo a chi può un contributo per servizi migliori per tutti” esordisce Elena Ostanel, Consigliera regionale del Veneto che Vogliamo, in merito ai recenti sviluppi sul bilancio regionale.
“Invece la Giunta ha preferito arrivare ad oggi, con una coperta cortissima, ad una manovra Irap che colpisce anche le imprese più piccole. Si poteva – e si può ancora pensare – che sia la grande distribuzione e la logistica a pagare un po’ di più piuttosto che un bar o un minimarket. Avevamo proposto ancora un anno fa una manovra Irap in aula e la Giunta aveva tutto il tempo di condividere la nostra proposta, che prendeva in carico anche alcune perplessità delle piccole aziende venete. Ci sarà modo in questi mesi per portate le istanze delle piccole imprese in aula” continua Ostanel.
“È chiaro però che sul principio avevamo ragione: per dare servizi servono risorse. E così, dopo più di un anno dal mio progetto di legge, la Giunta, da come si apprende, farebbe propria la proposta per dare fondi ai Comuni e alle Ater per il diritto alla casa. Si tratta di 5 milioni all’anno che fino ad oggi la Regione esigeva dai Comuni (e dalle Ater) distraendo risorse che potevano essere utilizzate per la manutenzione e l’efficientamento degli alloggi, e lasciando in difficoltà i Sindaci. Una sorta di triste bullismo istituzionale che speriamo possa presto finire. Vigileremo, a partire dalla presentazione del collegato al bilancio, in cui andrà confermata questa decisione” continua la Consigliera.
“Una goccia nell’oceano, anche a fronte del fatto che nel 2023 erano 6.743 gli alloggi ATER e comunali sfitti, e che il Veneto avrebbe potuto fare molto prima se avesse creduto nel principio che sosteniamo da quando siamo eletti: che per dare servizi servono risorse e le risorse si trovano se si pensa non al proprio consenso, ma a chi può contribuire e come alla fiscalità generale” conclude Ostanel