In Veneto ci sono attualmente 35.784 cittadini in lista d’attesa. Davanti a questo numero la tutela della sanità pubblica e l’abbattimento delle liste dovrebbe essere la priorità della Regione, ma ieri la maggioranza ha respinto tutti gli emendamenti presentati sul tema all’ordinamentale sanitario che miravano a tutelare i cittadini dalle lunghe attese per visite e appuntamenti.
Ieri il Consiglio regionale ha approvato l’ordinamentale sanità, una legge che recepisce e aggiorna diverse norme in materia sanitaria. Ho presentato diversi emendamenti per tutelare i cittadini che in Veneto aspettano anche anni per effettuare visite e controlli che spesso sono urgenti e non rimandabili. Tra gli altri chiedevamo che venisse reinserito il termine massimo di pre-appuntamento (galleggiamento), perché non possiamo far lasciare i cittadini per mesi in attesa di essere richiamati dal CUP.
Avevamo poi chiesto che le direzioni delle ULSS verificassero il rispetto della legge che vieta la chiusura delle agende di prenotazione: perché, anche se troppo spesso succede, il CUP non può, per legge, risponderci “richiami, non abbiamo posto”.
Siamo riusciti, invece, a portare a casa due importanti impegni per la creazione di una mappatura per rendere più accessibili i defibrillatori pubblici e contro la piaga del gioco d’azzardo patologico, oltre a un maggiore coinvolgimento dei sindaci nella programmazione sanitaria. Sulla sanità pubblica da parte nostra non un passo indietro, continueremo a difenderla, a fianco dei cittadini, senza se e senza ma