Ricalendarizziamo la discussione sul fine vita

Alla luce della sentenza della Corte costituzionale sul fine vita di ieri abbiamo inviato, insieme a tutti i gruppi di opposizione, una lettera alla presidenza della Commissione Sanità per chiedere una convocazione urgente, in base all’art 54 del regolamento, per acquisire informazioni e comprendere come agiranno le modifiche introdotte dalla sentenza di ieri in Veneto.

Abbiamo chiesto di udire il Presidente Zaia, l’Assessora Lanzarin, i dirigenti, i comitati per la pratica clinica coinvolti nelle procedure di valutazione e gestione dei casi e il comitato promotore della Legge di iniziativa popolare “Liberi Subito”. Valuteremo in quella sede come spingere per ricalendarizzare la proposta di legge firmata da più di 9.000 cittadini veneti che abbiamo sostenuto senza se e senza ma fin dall’inizio.

Ieri la Corte costituzionale ha fatto un ulteriore piccolo passo avanti nei confronti di chi chiede di poter porre fina alla propria vita dignitosamente e secondo coscienza. Si estende ancora l’interpretazione della sentenza del 2019, lavorando sul concetto di sostegno vitale, ampliando quindi le fattispecie.

Una sentenza che rende ancora più urgente per le Regioni dotarsi di una norma che regolamenti con chiarezza e dando gli strumenti giusti ai Comitati Etici per la Pratica Clinica, che sono quelli chiamati a dare parere alle richieste dei cittadini che vogliono vedere i propri diritti riconosciuti.

Il regolamento sul fine vita che ancora non c’è

Serve una regolamentazione chiara sul fine vita. Serve ora. Perché ci sono persone che vivono situazioni di sofferenza insopportabile,[…]

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