Venerdì daremo seguito alla promessa che ci eravamo fatti a ottobre, insieme a più di 50 movimenti civici e ai partiti del campo progressista che siedono in Consiglio Regionale, e ci incontreremo insieme ai rappresentati dei diversi partiti e movimenti.

Il Veneto che Vogliamo aveva proposto di partire, per una volta, per tempo e riunire subito le varie forze politiche, movimenti e movimenti civici della Regione, per iniziare a costruire un progetto comune capace di dare alle persone un’alternativa vera a chi ha governato in questi anni.

Se da Roma a Venezia la destra litiga ed è ubriaca di potere noi vogliamo essere credibili e seri, unendo le nostre forze per creare una alternativa comune.

Proponiamo di partire per tempo e di coinvolgere davvero le persone, a partire dai Comuni più piccoli, e da bisogni concreti. Perché non debbano più stare in lista d’attesa per mesi, o perché le donne non siano costrette a scegliere tra avere un figlio e continuare a lavorare. E di esempi ne potremmo fare tanti.

Con il Veneto che Vogliamo nel 2020 abbiamo portato la voce delle tante realtà civiche del territorio in Consiglio regionale, creando una rete di movimenti dai comuni più piccoli fini alle Città.

Le forze civiche nei Comuni che abbiamo provato a rappresentare in questi anni in Consiglio daranno il loro contributo a questo percorso perché parta e continui con il piede giusto, e sarà nostro compito continuare a unirli e convocarli allargando la rete per farli sentire vicini al percorso di costruzione in vista delle prossime elezioni regionali.

Continueremo con questo lavoro Comune per Comune perché serve davvero tornare ad avere fiducia.