La grande assente dell’assestamento di bilancio approvato ieri dal Consiglio regionale è la cultura. Su 15 milioni di euro solo 100 mila erano dedicati a questo capitolo, meno dello 0,7%: un’offesa ad un intero comparto che svolge un ruolo fondamentale nell’economia del Veneto, nonostante i costanti mancati investimenti.
Come ogni anno da quando sono stata eletta ho portato in aula la voce di chi con la cultura ci lavora ogni giorno, con alcuni emendamenti che provassero ad aprire la discussione. Durante la pandemia ci siamo riusciti, generando investimenti come ristori. Abbiamo poi spinto per l’attuazione della Legge Cultura e quindi ora abbiamo delle linee di finanziamento chiare. Ma ora?
Ora servono investimenti da parte della Regione. Perché se crei un sistema a supporto devi poi essere conseguente.
Dobbiamo riorganizzarci. Perché manca almeno 1 milione di euro solo per i mesi che mancano alla fine del 2024. C’è bisogno che la Regione inizi ad investire seriamente sulla cultura come fanno le altre regioni.
È tempo di riorganizzarci. Gli operatori della cultura fuori, e noi dentro le istituzioni.