Diritto (negato) allo studio: ancora più di 4.000 idonei non benedificiari

Come ogni anno, anche questa volta siamo arrivati al momento dell’assestamento di bilancio regionale, nel quale gli studenti universitari attendono risposte sulle borse di studio. E purtroppo, ancora una volta, è un film (dell’orrore) che si ripete: pochi fondi e con grave ritardo.

Anche quest’anno mancano all’appello ben 19 milioni di euro per pagare le borse di studio degli universitari che ne hanno diritto: in questo assestamento sulle borse di studio ci sono 3 milioni, inseriti grazie a un nostro ordine del giorno votato all’unanimità a ottobre dell’anno scorso, come riconosciuto oggi dall’assessore al Bilancio Calzavara.

Nonostante questo, la storia rimane la stessa. Mentre da un lato ci viene raccontata la favola del Veneto traino del Paese dall’altro quasi 5.000 nostri studenti universitari, che avrebbero diritto ad una borsa di studio, devono, con grande fatica, pagarsi le tasse di iscrizione, affitti astronomici nelle città, libri sempre più costosi. E anche quest’anno, e solo per un nuovo nostro ordine del giorno, solo se il governo farà la sua parte pagheremo le borse con un anno di ritardo. Io ritengo che tutto questo sia inaccettabile.

Oggi in aula l’Assessora Donazzan non c’era, ha già lasciato il Consiglio regionale. Ma la guida dell’istruzione di questa Regione non può attendere e non può essere diretta da Bruxelles.

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