Sulla sanità non c’è niente da festeggiare

Martedì il Presidente Zaia ha convocato una conferenza stampa per annunciare “importanti provvedimenti sulla sanità”, con il fiato sospeso abbiamo aspettato di sentire delle riforme fondamentali che servirebbero alla sanità veneta, salvo poi sentirci comunicare il dato delle persone in lista d’attesa a maggio, che già conoscevamo, condito da tanta propaganda politica.

La sanità pubblica in Veneto, come in tutta Italia, è sotto attacco ed è evidente agli occhi di tutte le cittadine e i cittadini e si regge sull’impegno e la dedizione del suo personale. Non c’è nulla da festeggiare o nessun annuncio sensazionale da fare pensando che abbiamo attualmente 42.000 persone in lista d’attesa. Soprattutto pensando ad una Giunta che che ha bocciato ogni proposta di miglioramento fatta dalla minoranza, in ascolto con i comitati a tutela della sanità pubblica.

Ho chiesto, con una nuova interrogazione, di riferire in aula aggiornando sui dati reali e sul numero dei pazienti ancora in lista d’attesa. Ho chiesto anche di verificare l’accuratezza delle visite ed esami fatti nel privato convenzionato perché non serve solo rispettare i tempi di attesa, ma serve garantire visite accurate e con i tempi giusti per garantire un buon servizio pubblico.

Continuiamo a tutelare senza se e senza ma la sanità pubblica, perché è il bene più prezioso che abbiamo.

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