In Italia ci sono tremila industrie che producono e lavorano la canapa che danno impiego a trentamila persone e fatturano 500 milioni di euro all’anno. Ora rischiano di chiudere tutte per colpa di un emendamento che il Governo ha proposto al DDL Sicurezza, che non ha nessuna base scientifica ed è completamente irrazionale.
Ho presentato, insieme alla collega Guarda, una risoluzione in Consiglio regionale per impegnare la Giunta a chiedere al Governo un ripensamento sull’emendamento presentato, che obbligherebbe le aziende del territorio a chiudere per sempre. Nella risoluzione abbiamo ricordato che in Veneto dal 2019 esiste una legge che tutela, sostiene e promuove la coltivazione e la filiera della canapa e che già nel 2021 il Consiglio si era impegnato all’unanimità a sostenere il settore.
A scapito di quanto dice il Governo non stiamo parlando semplicemente di cannabis light ma di un settore che da anni va avanti nonostante la costante criminalizzazione e che produce in ogni settore, dalla bioedilizia all’oggettistica ma anche nella cosmesi e nell’agroalimentare.
Come ricordano due importanti sentenze della Corte europea di Giustizia e del TAR del Lazio il legislatore nel tutelare l’interesse pubblico deve basarsi su dati scientifici certi ed evitare il sensazionalismo, il contrario di quello che sta facendo il Governo.