Avevo sfidato in aula Luca Zaia lo scorso dicembre.
Leggendo le pagine dei suoi libri di fronte a lui, quella volta all’anno che siede con noi in aula, gli avevo chiesto una cosa semplice: perché scrivere di giovani sui libri se poi per i giovani in Regione non si fa nulla?
E oggi quella sfida è stata colta. Abbiamo discusso finalmente, dopo quasi 4 anni di attesa, la mia proposta di legge quadro per i giovani, assieme a due proposte della maggioranza, compresa la sua.
Cosa succederà ora?
Chiederò siano fatte audizioni di tutte le realtà giovanili e di giovani amministratori con delega alle politiche giovanili nei comuni, perché la legge che spero approveremo sarà la loro e non la nostra.
E come ho detto in aula basta parlare di giovani senza fare nulla di concreto per loro. Nella mia proposta ho trovato 7 milioni di euro l’anno da dedicare alle politiche giovanili.
Perché è troppo facile scrivere pagine di libri, ma non mettere in campo azioni concrete. L’iter è cominciato, ora andiamo avanti per dare a questa regione una legge quadro a tutela delle future generazioni.