I soldi del PNRR per i pro-vita

Soldi pubblici del PNRR per finanziare la presenza di movimenti pro-vita nei consultori: un ulteriore passo indietro del Governo sul diritto delle donne di poter scegliere liberamente sulla propria vita e sul proprio corpo.

In un emendamento al Decreto relativo alle modifiche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) il Governo prevede che le Regioni possano coinvolgere le associazioni pro-vita nell’organizzazione dei servizi di consultorio. È incredibile pensare che invece che utilizzare i fondi europei per investire nei consultori come presidio territoriale si decida di investire sulle associazioni antiabortiste.

L’obiettivo del Governo dovrebbe essere quello di investire sui consultori e di renderli accessibili, aperti con costanza e fornire loro il personale necessario, per rendere la rete capillare sul territorio, a difesa del diritto di libera scelta delle donne.

Nei consultori, come ovunque, le donne devono poter sempre decidere senza imposizioni, ideologie o oscurantismi.

Mentre il Parlamento europeo chiede al Consiglio dell’Unione di aggiungere il diritto all’interruzione di gravidanza alla Carta dei diritti fondamentali il Governo italiano continua a fare passi indietro e a depotenziare la legge 194.

Per noi questo non è accettabile e ci uniamo a tutte e tutti le realtà, le donne, le persone che stanno alzando la voce a tutela del diritto di autodeterminazione della donna, sempre.

Il regolamento sul fine vita che ancora non c’è

Serve una regolamentazione chiara sul fine vita. Serve ora. Perché ci sono persone che vivono situazioni di sofferenza insopportabile,[…]

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