Te ne sei andato e il più grande rimpianto, che mi fa piangere mentre scrivo queste parole, è quello di non averti potuto dire “Stefano ce l’abbiamo fatta”.
Ma so che in questi giorni, se avessi potuto rispondere ai miei messaggi, mi avresti detto: “Elena, guardiamo avanti”. Perché in fondo a me hai insegnato questo: che fare politica significa battersi per quello in cui si crede, in quello che si sente in prima persona, affinché questo sforzo sia a beneficio di tanti, sempre con lo sguardo in avanti.
Non sarà un no ad abbatterci. In tuo ricordo, nel ricordo di tanti come te, nel ricordo di chi ancora attende una risposta dalle istituzioni, noi andiamo avanti. Grazie per essere stato accanto a me in questa lunga battaglia. Grazie per aver commosso in audizione anche chi non ti credeva. Grazie per aver dato senso al nostro lavoro.
Ciao Stefano, mi mancherai.