È passato qualche giorno dalla bocciatura della proposta di legge sul fine vita. Non lo nego, la delusione è stata forte, vedere una proposta di legge che ho sostenuto dal primo giorno essere fermata per un solo voto non è stato facile. Ringrazio tutti coloro i quali mi hanno chiamata e mi hanno scritto in questi giorni.
I 9.000 cittadini che hanno firmato la proposta di legge però aspettano una risposta, ed è loro diritto averla. Cittadini, medici, malati, credono che il suicidio medicalmente assistito vada normato, e lo credo anche io. Per questo ho presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere ufficialmente quali azioni intende mettere in atto per garantire il diritto al suicidio medicalmente assistito e per equiparare procedure e tempistiche di accesso a questo diritto tra le diverse ULSS del Veneto.
In questi giorni abbiamo visto la lettera imbarazzante dei Consiglieri che, votando contro la proposta di legge, hanno voluto dare un segnale al Presidente Zaia. Dispiace che la Destra usi una legge di civiltà per dare inizio alla sua campagna elettorale. Forse dovrebbero smettere di pensare al terzo mandato e al successore di Zaia e iniziare invece a pensare agli interessi dei cittadini.
Sono sempre rimasta fuori dalle logiche di partito ma penso al fatto che oggi potremmo parlare di una legge di civiltà approvata, di una destra divisa, e invece da giorni ci tocca parlare di una sinistra che è sempre un ‘eterna incompiuta, che vorrebbe ma non può, che manca quando dovrebbe essere il suo momento. Io non ho dubbi sulle mie idee, al contrario tradirei la mia identità e chi mi ha votato, spero che, nei prossimi mesi, non le abbia neanche chi siede all’opposizione con me.